Verso l’Assemblea elettiva del 25 maggio: candidature

Roberto Calzà

CANDIDATO CONSIGLIERE

 

Nato nel 1964, coniugato con 4 figli, di formazione educatore professionale, ho lavorato nel sociale per quasi trent’anni (prima come educatore coi minori, poi a Villa S.Ignazio, poi alla Caritas diocesana di Trento, della quale per 10 anni ho ricoperto il ruolo di direttore). Per un paio d’anni mi sono poi occupato di migranti e da circa due anni mi occupo invece di editoria, all’interno della casa editrice Vita Trentina e ViTrenD.

QUANDO E COME HAI CONOSCIUTO VILLA?
Sono entrato a Villa nel 1993 come educatore nel settore Accoglienza, dove sono restato fino al 2001. Per qualche anno ho tenuto qualche contatto, anche per via del lavoro in Caritas.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Credo di poter mettere a disposizione uno sguardo che, se da una parte si basa su un’esperienza quasi trentennale sul campo, dall’altra è stato “contaminato” nel tempo da esperienze diversificate (nel campo della comunicazione, del volontariato, delle istituzioni, dello sport, del mondo ecclesiale, …) che forse possono aiutare a comprendere il mondo da diversi punti di vista.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Credo vada maggiormente compreso e approfondito il rapporto che una realtà come VSI può e deve avere coi giovani e con un volontariato che è profondamente cambiato nel tempo. Allo stesso tempo credo che VSI debba continuare ad essere un “universo creativo” in cui sperimentare nuove risposte a nuove fatiche che molte persone manifestano, senza dimenticare quelle che – purtroppo – restano o si consolidano nella nostra società.

Pamela Casagranda

CANDIDATA CONSIGLIERA

 

Sono Pamela Casagranda, ho 27 anni, laureata in servizio sociale, sono socia lavoratrice della cooperativa. Lavoro come educatrice nell’area accoglienza sociale da giugno 2023, sostenendo nel loro percorso le persone accolte all’interno di Villa Sant’Ignazio, mi occupo inoltre del progetto di Casa Felice, appartamento che accoglie tre donne over 50 che vivono da diversi anni in situazioni di fragilità. 
Sono una collaboratrice dell’area focus della cooperativa dal 2022 per progetti del Fondo Sociale Europeo in supporto all’inserimento lavorativo e, in questo momento specifico, collaboro con altre realtà del territorio su un progetto del bando Welfare Km 0, che ha l’obiettivo di sostenere il mondo del volontariato in continuo cambiamento. 

Le progettualità così varie in cui sono impegnata sotto l’aspetto lavorativo mi rappresentano molto. Mi ritengo una persona dinamica alla ricerca di stimoli diversi, con una grande forza di volontà, voglia di migliorare e di apprendere.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Ho conosciuto Villa Sant’Ignazio nel 2020 durante l’inizio del mio primo tirocinio per il corso di laurea di servizio sociale. In seguito a questo ho poi continuato a rimanere in contatto con Villa tramite attività di volontariato mirate e in seguito ho svolto un anno di servizio civile  tra Casa Orlando e l’accoglienza sociale. 

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

La mia decisione di candidarmi nasce dalla volontà di portare il mio punto di vista come persona che crede nella mission della cooperativa. 
Ritengo che, chi lavora all’interno di una realtà come la nostra e quindi vive a pieno le potenzialità e le difficoltà del quotidiano, possa essere un valore aggiunto per il CDA.
Vedrei questa esperienza anche come una grande possibilità di crescita personale, di apprendimento e conoscenza. 

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Durante questo mandato mi piacerebbe porre l’attenzione sul tema del cambiamento e dell’innovazione con uno sguardo interno a Villa ma anche esterno (territorio, relazione con altri enti/servizi). 
Mi concentrerei anche sul tema dell’interazione tra le varie aree della cooperativa e la formazione. 

Patrizia Cordin

CANDIDATA CONSIGLIERA

 

Sono nata nel 1954, vivo a Trento, sono coniugata e ho due figli adulti.

Sono docente senior di Linguistica generale all’Università di Trento. Per l’area Equità e diversità dell’ateneo trentino ho collaborato a varie attività in favore delle minoranze linguistiche storiche e di quelle di recente immigrazione. Ho fatto parte di organi deliberativi dell’Università e della Provincia di Trento.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Frequento Villa S. Ignazio dagli anni Ottanta, e ho partecipato a numerose iniziative promosse dalla Cooperativa e da altri enti aderenti alla Fondazione S. Ignazio. Faccio parte della Comunità di Vita Cristiana (CVX) di Trento e dell’associazione degli Amici di Villa S. Ignazio, e da alcuni mesi lavoro come volontaria del Centro Astalli.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Per il Consiglio di amministrazione della Cooperativa di Villa S. Ignazio metto a disposizione la mia conoscenza delle diverse realtà che ruotano attorno alla Fondazione S. Ignazio, la capacità di lavorare in gruppo e di comunicare con chiarezza e trasparenza, e l’attenzione a praticare in un organo amministrativo il metodo dell’ascolto e del discernimento ignaziani.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Ritengo importante affrontare qualsiasi questione che si presenterà al prossimo Consiglio di amministrazione (sostenibilità ambientale, coinvolgimento dei giovani e dei volontari, …) dando precedenza alla centralità delle persone, e lavorando con il coinvolgimento dei soggetti interessati e della Fondazione e degli enti aderenti.

Samuele Diquigiovanni

CANDIDATO CONSIGLIERE

 

Ho 30 anni sono di Riva del Garda, laureato in Scienze Politiche, Sociali e Internazionali a Bologna nel 2018.
Da libero professionista mi occupo di comunicazione digitale nell’ambito del sociale, politiche giovanili e non profit. 
Sono un socio della cooperativa collaboro con l’ufficio stampa e comunicazione, attualmente lavoro anche con Fondazione Franco Demarchi, CSV Trentino e il Piano Giovani di Zona Alto Garda e Ledro (Apsp Casa Mia).

Per arrivare fin qui, un passaggio importante è stato quello del volontariato nell’associazionismo che mi ha portato a dar vita nel 2017, insieme ad altre persone, all’associazione Il Buco, sperimentando molto nella comunicazione digitale e nell’organizzazione di eventi culturali, progettando e aderendo al Piano Giovani di Zona.
Attualmente sono attivo con il BFF – Busa Film Festival, un festival di cortometraggi di giovani under 35 di cui sono fondatore e segretario. 

Quando e come hai conosciuto Villa?

Dopo l’università, nel 2019, ho iniziato il servizio civile a Villa S.Ignazio per approcciarmi in ottica professionale nell’ambito della comunicazione.
Questa scelta è stata dettata dal fatto che avevo bisogno di un ambiente carico di umanità e accoglienza, dove le persone vengono ascoltate realmente. 
Solo attraverso l’ascolto si può essere in grado di comunicare con profondità e contenuto, questo è il mio mantra professionale.
Sono stato anche volontario residenziale per alcuni mesi nella comunità di accoglienza.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Il forte senso di appartenenza e gratitudine per questo luogo. Mi ha dato molta fiducia a livello umano e professionale, ci sono state tante “prime volte” per me qui.
Villa S.Ignazio rappresenta veramente un laboratorio, il luogo ideale per impegnarsi in un’azione condivisa e approfondire le tematiche che caratterizzano questa comunità, intrisa di valori condivisi.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Cercherò di concentrarmi sulla relazione tra generazioni, sulla promozione culturale e sui piccoli avanzamenti tecnologici, oltre a dare priorità all’ecologia integrale, abbracciando pienamente gli obiettivi e i valori della cooperativa.

Guido Giovannardi

CANDIDATO ALLA PRESIDENZA 

69 anni, sposato con Patrizia, due figlie, tre nipotini. 

Già funzionario Banca d’Italia e consulente finanziario indipendente, da poco in pensione, continuo a svolgere le attività di formatore e consulente per gli enti del Terzo Settore e per il Servizio Civile  Universale Provinciale. 

Quando e come hai conosciuto Villa?

Consigliere della cooperativa dal 2003 al 2006 (dal 2003 al 2006 Vice presidente), Vice Presidente Centro Astalli dal 2005 al 2011, Direttore della Coop. Samuele dal 2009 al 2011.  

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Spirito di servizio, visto che mesi fa mi è stato fatto presente che non c’erano altri possibili  candidati e la Cooperativa aveva bisogno.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Garantire la realizzazione della mission, cioè aiutare le persone in difficoltà, chiunque esse siano,  in modo che l’azione degli operatori e dei volontari risulti sempre più efficace nel proporre percorsi  di vita che li portino a realizzare autonomia e propri, adeguati, percorsi di vita; gestire la Cooperativa, ricordando la sua storia e guardando ai vari futuri possibili che ci attendono e preparandoci ad affrontarli; 

mantenere la chiara indicazione dello spirito Ignaziano che anima la cultura di fondo e l’azione  sociale; 

operare affinché lavoratori e volontari di Villa abbiano un ambiente di vita e di lavoro il più possibile confortevole, nel quale, ovviamente rispettando ruoli e responsabilità, continuino a trovare  apprezzamento per il lavoro svolto, ascolto dei problemi, coinvolgimento nelle soluzioni, stimolo  per i miglioramenti e per l’analisi dei contesti interni e ed esterni in cui operiamo; fare in modo che i giovani che frequentano Villa diventino volontari stabili, in un settore o nell’altro,  in una o l’altro degli enti che fanno comunque capo alla Fondazione, trovando il modo di fidelizzarli e stimolarli a introdurre nel proprio percorso di vita anche il dono di sé stessi agli altri; sviluppare la cultura che ci distingue in modo che sia mantenuta viva e sia diffusa sempre di più  nella società trentina e non solo trentina; 

infine avrei cura che la cooperativa operi con spirito di efficienza e di attenzione ai costi e ricavi,  perché un bilancio in utile è garanzia di sopravvivenza (e quindi di sostegno della mission) e di  ampliamento della nostra azione sociale. 

Michelangelo Marchesi

CANDIDATO PRESIDENTE

 

Ho 66 anni, sono nato a Milano, ma risiedo a Trento fin da bambino. Sono educatore professionale, ho lavorato prima presso la Comunità Murialdo e poi, dalla fondazione, con Progetto 92 di cui sono stato fino al 2012 coordinatore; dal 2015 mi occupo di progettazione, formazione, volontariato.

Dal 1999 al 2009 sono stato consigliere comunale al Comune di Trento e, dal 2009 al 2015, assessore all’Ambiente e alla Mobilità. Dal 2015 sono consigliere nazionale di CNCA. Ho collaborato attivamente con diverse associazioni e organizzazione: nel periodo più recente la casa editrice Il Margine e l’associazione Montagna solidale.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Ho conosciuto e cominciato frequentare Villa Sant’Ignazio inizialmente grazie ai legami che aveva costruito la mia famiglia (e mia mamma in particolare che a Villa è stata attiva per tanti anni). Dopo di che ho avuto modo di partecipare a diverse attività e corsi, di collaborare con persone che a Villa operavano ed operano.
Negli ultimi anni ho avuto regolari e continuative occasioni di essere a Sant’Ignazio grazie al fatto che ospita esecutivi, attività formative e assemblee di Cnca.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Direi che ha pesato certo anche il legame affettivo, il sentire l’esperienza di Villa come intrecciata a quella mia familiare e personale. Poi spero che il bagaglio maturato nelle diverse attività che ho avuto occasione di svolgere possa offrire qualche spunto e qualche idea utili anche per la cooperativa Sant’Ignazio. Infine, c’è l’interesse per un’esperienza significativa in un ruolo nuovo per me e in un contesto che ho sempre vissuto come estremamente dinamico, stimolante e sempre nuovo.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

In primo luogo, ad ascoltare e capire, condizioni indispensabili per operare al meglio. In secondo luogo valorizzare ricchezza e intensità di quanto Villa S.Ignazio è e fa, sia sul piano sociale sia su quello culturale. Un luogo di buone relazioni e di buone attività.

Parliamo di una realtà con una sua storia significativa e che gode, anche a livello gestionale, di buona salute.

Non ultimo sostenere un percorso in cui, con rinnovate energie e sempre nuove strategie, si continui a costruire comunità, a testimoniare e praticare accoglienza, a contrastare disuguaglianze, esclusione, povertà vecchie e nuove.

Loredana Plotegher

CANDIDATA CONSIGLIERA (CONSIGLIERA USCENTE)

Sono nata a Riva del Garda. Ho 71 anni. Abito a Villamontagna Trento. La mia famiglia, di ieri e di oggi, vive storie di migrazione da cui ricevo apertura, curiosità, interesse, visione. Educatore professionale, counsellor, dal 2020 in pensione, sporadicamente svolgo attività di formazione. Volontariato e cittadinanza attiva:
affidataria di minore straniera (1991-1996), consigliera della Cooperativa VSI (2018-2024), consigliera CNCP TAA (2021), amministratrice di sostegno di persona vulnerabile ex homeless (2009-2024). Amo la Natura, il riciclo degli oggetti, conoscere il mondo, specie “a piedi”.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Giovanissima conosco i Padri Gesuiti a VSI per orientamento personale. Dall”87 al 2000 sono socia lavoratrice della Cooperativa. Nel ruolo di Responsabile di Casa curo l’inserimento dei volontari e il servizio Animazione della Base (relazioni tra soci e volontari).
A VSI vivo l’esperienza degli EESS ignaziani con padre Lino Tieppo e da diversi anni faccio parte della CVX – Comunità di Vita Cristiana. Le parole chiave respirate
in VSI: casa, crescita, formazione, mondialità, dono e speranza. Grazie alla presenza in consiglio di amministrazione: memoria, umanità, profezia.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Rinnovo e confermo la mia candidatura per sostenere le finalità e le attività della Cooperativa, nel suo procedere e rinnovarsi come servizio di accoglienza e promozione della comunità solidale.
Considero prezioso ricandidare per dare continuità ai processi messi in atto, contribuire a mantenere uno stile collaborativo, esserci e testimoniare l’appartenenza ad una realtà viva e in continuo slancio.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Il protagonismo dei molteplici destinatari nei processi decisionali (Vegliare perché le persone accolte, anziché protagoniste, ago della bilancia e chiave interpretativa di quanto avviene, non siano ridotte a destinatarie di un servizio – da Il nostro modo di procedere, Linee guida della Fondazione Sant’Ignazio) – L’organizzazione come luogo del fare assieme – L’orizzonte ampio della Cooperativa in quanto ente della Fondazione Sant’ Ignazio – L’ecologia integrale applicata al contesto – La memoria delle fonti originarie: ispirazione ignaziana, scopi sociali e culturali.

Gianfranco Sacripanti

CANDIDATO CONSIGLIERE

 

Sono Gianfranco Sacripanti, ho 60 anni, sono educatore professionale e lavoro per la cooperativa dal 2001. Dal 2004 al 2016 sono stato coordinatore dell’area accoglienza sociale dove continuo a lavorare come educatore.

Ho vissuto a Villa con la mia famiglia dove sono nati i miei figli, dal 2001 al 2009 e poi nella casetta bianca del centro astalli fino al 2016.
Sono stato volontario nel nucleo di casa.
 

Quando e come hai conosciuto Villa?

Ho conosciuto Villa nel 2000 quando ci siamo trasferiti dalle Marche anche se  la conoscevo solo di nome in quanto prima lavoravo nella comunità di Capodarco che  fa parte del cnca.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Mi candido come consigliere in primis per motivi personali in quanto è un’esperienza che mi manca e che mi interessa nelle varie funzioni che villa offre, poi perchè credo che i dipendenti nel cda ci debbono essere, possono aiutare ad avere un quadro d’insieme più completo portando elementi di concretezza  e un vissuto delle persone che ci lavorano che sono il bene piu prezioso per villa sia dal punto di vista economico e sia come strumento.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Gli aspetti che mi interessano sono molti soprattutto quelli interni alla casa come mantenere vivi gli ambiti educativi, trovare rapporti di sinergia tra le aree, ripensare al volontariato compreso quello del cda.

Theofanis Vervelacis

CANDIDATO CONSIGLIERE

 

Nato ad Atene (Grecia) nel 1961, mi sono trasferito a Trento nel 1983 per studiare Sociologia. Sono Sposato con Claudia dal 1996 e abbiamo un figlio Emanuele di 26 anni, tecnico di Acquacoltura lavora in Danimarca e Beatrice di 24 laureata in Psicologia lavora a Roma. Dal 1990, come libero professionista, ho lavorato sia autonomamente sia in collaborazione con società di Ricerca, Formazione e Consulenza. Le principali collaborazioni, per importanza e durata, son quelle con Gruppo CLAS (oggi PTCLAS) di Milano e Confinionline di Trento.

Mi sono occupato di:

  • progettazione e implementazione di soluzioni organizzative per la gestione strategica dei servizi e il cambiamento aziendale (ultimi anni maggiormente al Terzo Settore);
  • attivazione di modelli di Governance aziendale;
  • implementazione di network nella gestione integrata dei servizi;
  • valutazione della qualità nei servizi;
  • promozione dell’innovazione nel campo dell’istruzione-formazione e del mercato del lavoro e del welfare;
  • Certificazione delle competenze,
  • Bilancio e rendicontazione sociale, Sostenibilità.

Sono stato Socio dell’Associazione APS Felicitas, e sono socio della coop. A. Guardini di Rovereto. Sono stato per circa 2 anni nel CdA della società Gruppo CLAS di Milano (in epoca era una srl)

 

Caratteristiche personale di cui mi vanto:

non essere tra quelli che si illudono di aver capito tutto dopo una semplice occhiata. Essere paziente negoziatore e tessitore di relazioni, orientato allo scopo.  

Quando e come hai conosciuto Villa?

Conosco VSI da quasi 40 anni, da quando frequentavo ambienti e spazi fisici limitrofi (parco, campetto da calcio, ecc) . La mia conoscenza più  “concreta” risale invece a circa 20 anni fa,da quando Confinionline (ente di formazione con il quale collaboro stabilmente) aveva la sede presso e la VSI e da quando l’Ufficio per il Servizio Civile della PAT ha iniziato a usare gli spazi per le attività formative SCUP. Quindi sono venuto a conoscere la VSI frequentando gli spazi, usufruendo dei servizi eincuriosito e interessato dal contesto,interagendo in diverse occasioni con le persone che ci lavorano.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Le motivazioni hanno a che fare con:

  1. con il passare degli anni nelle persone si matura sempre di più la consapevolezza e il bisogno di condividere e mettere a disposizione della collettività proprie risorse in termini di tempo e di know hownella speranza che possano essere utili agli altri;
  2. nello specifico penso che il mio sapere possa essere utile ad una realtà come VSI e allo stesso tempo il mio eventuale coinvolgimento diretto nella gestione della VSI possa fare bene alla mia crescita umana e professionale;

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Credo che il Terzo Settore (TS) oggi stia attraversando un periodo di nuove sfide legate alla trasformazione del contesto politico-istituzionale, sociale, economico e tecnologico. Tutto ciò chiede agli Enti del TS di ripensare il proprio ruolo e le proprie strategie. Lavorando per diversi anni su questo fronte credo di poter essere utile e quindi di poter dare il mio contributo allo sviluppo di nuove progettualità che VSI vorrà intraprendere.

Inoltre più nello specifico mi piacerebbe affiancare chi di dovere e di ruolo presidia il complicato nesso tra missione, visione, progettualità e operatività. La co-progettazione, il nuovo regolamento per l’accreditamento della PAT, le richieste di compliance aziendale (richieste di certificazioni, rendicontazioni sociale e di sostenibilità, possesso di requisiti vari ecc) da parte di enti finanziatori e della Pubblica Amministrazione, sono temi di cui mi occupo e quindi potrei facilitare, nel caso servisse, a creare un “ponte” tra gli orientamenti strategici espressi dalcdA e la tecnicalità propria della direzione.