Verso l’Assemblea elettiva del 22 maggio: candidature

Lucia Adamo

CANDIDATA CONSIGLIERA

 

Sono arrivata a Trento nel 1977, dalla Sicilia, per studiare Sociologia. Dopo la laurea mi sono sposata e con mio marito, di Padova, abbiamo deciso di stabilirci a Trento dove eravamo già ben inseriti. In seguito ho conseguito il diploma in Scienze Religiose. Attiva da sempre nei gruppi ecclesiali, a Trento fin dai primi anni ho fatto volontariato in campo culturale ed educativo. In questi ambiti, così come nel mio lavoro di insegnante, ciò che ha sempre ispirato ed orientato il mio impegno è stata l’attenzione alle persone, soprattutto le più fragili. Sei anni fa ho lasciato il lavoro e dopo qualche mese ho deciso di rimettermi in gioco e di dedicarmi al volontariato avvicinandomi a VSI. Sentivo che qui, in qualche forma, avrei potuto dare tempo ed energie al servizio degli altri. Così sono entrata nell’Associazione Amici di Villa S. Ignazio e attualmente faccio parte del consiglio direttivo, dove ricopro la carica di vicepresidente. In particolare seguo un progetto triennale di cooperazione internazionale in Bolivia, con p. Fabio Garbari sj, ma sono diversi i progetti e le attività portate avanti insieme agli altri volontari dell’associazione.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Attraverso i gruppi e le persone frequentate, già dalla fine degli anni ’70 sapevo di questa importante realtà di volontariato sociale presente a Trento e ne condividevo ispirazione e valori, pur non avendo contatti diretti. Sei anni fa, dopo aver chiuso l’esperienza lavorativa, ho trovato naturale propormi come volontaria a VSI e per sapere come fare mi sono rivolta ad una conoscenza di vecchia data, che opera da molti anni in questa realtà.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Ho accolto con piacere la proposta di candidarmi perché considero questa esperienza un’opportunità:

1. Per approfondire il collegamento e la collaborazione fra l’Ass. Amici e la Cooperativa VSI;

2. Per partecipare più attivamente e responsabilmente al delicato contesto in cui viviamo, cercando di capire quali sono oggi le priorità e individuare insieme le risposte più adeguate ai bisogni delle persone.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

A livello operativo non ho ancora elementi per rispondere. A livello di metodo/stile, credo sia fondamentale:

1. Sentirsi parte di una squadra, coltivare una visione comune, saper ascoltare e collaborare in un rapporto di fiducia reciproca;

2. Capire di che cosa ha bisogno la Cooperativa per essere in grado di dare risposte efficaci;

3. Guardare al futuro con fiducia, facendo tesoro della ricchezza del passato.

Giorgio Delugan

CANDIDATO CONSIGLIERE

 

Vivo a Predazzo, in val di Fiemme e attualmente sono educatore presso una comunità residenziale di Fondazione Comunità Solidale (Caritas) a Trento. in sintesi posso dire di essere una persona che ama cercare.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Ho conosciuto Villa nel 2008, in occasione del mio anno di servizio civile.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Ho dato la mia disponibilità dopo averci pensato molto e dopo essermi confrontato con alcune persone. Negli anni ho avuto occasione e fortuna di attraversare – lavorativamente e non – molti ambiti della Cooperativa, approfondendo anche il ruolo degli Enti nei confronti della Fondazione s.Ignazio. Mia intenzione è propormi come aiuto nel pensare la Cooperativa di oggi e dei prossimi anni.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Tentare di dare un seguito nelle forme e nei contenuti al grande lavoro portato avanti dal Cda uscente.

Gianna Feller

CANDIDATA CONSIGLIERA

 

Ho una formazione tecnica quasi ingegneristica, una qualifica da tecnico grafico per la comunicazione multicanale e una qualifica da educatrice. Ho lavorato per anni nel sociale mettendomi a disposizione per diverse realtà passando da accompagnare giovani, persone con disabilità e detenuti. Ora sono una libera professionista che ragiona per immagini e lavora con le immagini.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Da piccola mia madre mi portava a giocare nel parco di Villa, una volta diventata “grande” sono tornata a Villa S. Ignazio per fare il Servizio Civile.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Villa S.Ignazio è un luogo che interroga, se si è capaci di ascoltare. Solo ponendosi le giuste domande si può trovare la strada per risposte vive che rispondano al tempo. Mi candido per mettere a disposizione la mia curiosità, la mia razionalità fantasiosa, il mio sguardo organizzato e anarchico allo stesso tempo.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

La mia attenzione sarà rivolta a capire i bisogni organizzativi della Cooperativa per promuovere e agevolare il percorso di RicercAzione già avviato, tenendo in considerazione le domande che aprono le strade e lo sguardo verso il futuro.

Elisabetta Girardi

CANDIDATA CONSIGLIERA

 

Sono operatrice del Centro Astalli Trento e mi occupo di lavoro di comunità con i rifugiati, i volontari, con le persone che a vario titolo partecipano alla sfida dell’accoglienza e della convivenza. Anche fuori l’ambito lavorativo studio i processi di partecipazione e mi interesso di contesti che mettono insieme persone ed esperienze diverse. Militando in altre associazioni, mi occupo anche di educazione dei giovani, di agroecologia e consumo critico.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Sono arrivata a Villa grazie al Servizio Civile (un classico): era il 2009, fu un anno di svolta. Mi sono fermata un altro anno come volontaria residenziale in Accoglienza. Da 4 anni sono tornata in collina, in Casetta Bianca.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

La realtà di Villa mi sta a cuore, e la spinta a considerare come “accettabile” questa responsabilità nasce dal desiderio di contribuire a una storia, un luogo, di cui mi sento parte e in cui ho raccolto tanto, continuando nel mentre a scoprirlo e ad imparare…
Mi attira la sua complessità, e mi attira questo momento di rigenerazione e innovazione che la Cooperativa sta vivendo; mi stimola l’idea di accompagnare questo processo, la sfida di rimanere fedeli nel cambiamento.
Data la mia appartenenza ad Astalli, mi muove anche la ricerca di una contaminazione sempre più feconda tra queste due realtà sorelle.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Le questioni arriveranno dall’ascolto del contesto e dal dialogo con le persone che lo abitano… nella ricerca continua della visione d’insieme, dei nodi generativi, del dialogo possibile.

Giuseppina Gottardi

CANDIDATA ALLA PRESIDENZA (PRESIDENTE USCENTE)

Sono pedagogista, psicologa e psicoterapeuta. Da più di trent’anni mi occupo di formazione per operatori dell’area sociale ed educativa con particolare attenzione al counselling secondo l’approccio centrato sulla persona.

Quando e come hai conosciuto Villa?

A fine anni ’70 mi sono avvicinata a Villa S. Ignazio e a Bagny Froy perché vi si tenevano dei corsi di carattere psicologico utili per la conoscenza di sé e il miglioramento delle relazioni con gli altri. A Villa da p. Livio ho conosciuto l’approccio centrato sulla persona di Carl Rogers e, dopo essermi iscritta alla formazione professionale dello IACP a Roma, ho iniziato a collaborare con p. Livio e alcune colleghe nel GRAF (Gruppo Allievi Facilitatori) e nel LED (Laboratorio di Educazione al Dialogo).

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

A Villa ho fatto esperienze fondamentali che hanno influito profondamente sulla mia vita. Desidero restituire qualcosa di ciò che ho ricevuto, così che altre persone possano avere le stesse possibilità che ho avuto io. Sento la responsabilità di impegnarmi perché Villa possa continuare ad essere un luogo di accoglienza per ogni persona e un luogo dove ciascuno possa portare il proprio contributo. Per me stessa vedo Villa come un grande laboratorio di relazioni e di apprendimento continuo.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Ritengo necessario dare continuità al lavoro del Consiglio precedente, curando il consolidamento dei processi di ristrutturazione interna, l’attenzione ad ascoltare la voce delle persone accolte e a lavorare “con loro”, la valorizzazione e l’integrazione nell’operatività quotidiana del contributo dei volontari. Inoltre, è fondamentale investire sulla co-progettazione con gli Enti aderenti alla Fondazione, sul rapporto con il territorio e lo sviluppo di reti di collaborazione, sull’apertura al mondo e sulla difesa dei diritti calpestati.

Penso che il compito principale di una presidente sia comunicare fiducia e vicinanza a tutti coloro che operano, a vario titolo, per la Cooperativa, operatori, volontari, ospiti. Sono convinta che la fiducia sia fondamentale affinché Villa possa continuare ad essere una “Casa” per tutti.

Elena Graziadei

CANDIDATA CONSIGLIERA

 

Sono di formazione un’economista (un passato in ambito accademico e non), una studiosa appassionata di discipline classiche e questioni filosofiche e religiose, nella vita quotidiana praticante di meditazione e esercizi Spirituali Ignaziani, nella professione Terapista del Movimento e Maestra di Pilates.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Sono arrivata a Villa poco più di sei anni fa per un incontro con p. Livio Passalacqua sj, poi per gli Esercizi Quotidiani ed altri percorsi. Tuttora sono volontaria nell’Animazione della base, ho condotto dei Seminari di Movimento e Meditazione.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Vorrei partecipare, nel senso proprio di prendere parte in modo attivo, presente e costruttivo ai processi di cambiamento e adattamento che stanno avendo luogo all’interno di Villa S. Ignazio.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

Vorrei contribuire alla crescita delle capacità generative e di accoglienza della Cooperativa, ben consapevole del difficile momento che caratterizza la nostra storia a causa della pandemia e delle profonde tracce di disagio e povertà che questa lascerà, tuttavia ben consapevole anche del fatto che dalle crisi possono emergere grandi novità e progresso.

Il mio programma si ispirerà ad una parola UBUNTU, che in alcune lingue africane significa “io sono perché noi siamo”, ossia “come può uno di noi essere felice mentre gli altri sono infelici?”. Vorrei quindi una Cooperativa dove “io sono perché noi siamo”, ispirandosi così e contemporaneamente ai valori fondanti della spiritualità ignaziana e del movimento cooperativo originario.

Loredana Plotegher

CANDIDATA CONSIGLIERA (CONSIGLIERA USCENTE)

Abito a Villamontagna, frazione di Trento. Ho nel cuore Riva del Garda dove sono nata. Ho 68 anni. La mia famiglia meticciata (oggi: Trentino, Piemonte, Spagna, Ecuador), ha storie di migrazione (ieri: Australia, Scozia, Americhe), da ciò ho ricevuto apertura, curiosità, interesse, visione. Da febbraio 2020 sono in pensione come educatore professionale. Proseguo la mia attività in libera professione come counsellor IACP (formazione, counselling, consulenze e supervisione educative). Esperienze di servizio e volontariato: consigliera della Cooperativa VSI (2018-2021), consigliera CNCP TAA (2021), amministratore di sostegno (2009-2021), affidataria di minore straniera (1991-1996). Amo la Natura, il riciclo degli oggetti, conoscere il mondo, specie “a piedi”.

Quando e come hai conosciuto Villa?

Giovanissima conosco i Padri Gesuiti a VSI per orientamento personale. Dall”87 al 2000 sono socia lavoratrice della Cooperativa. Nel ruolo di Responsabile di Casa curo l’inserimento dei volontari e il servizio Animazione della Base (relazioni tra soci e volontari). A VSI vivo l’esperienza degli EESS ignaziani e da diversi anni faccio parte della CVX – Comunità di Vita Cristiana. Le parole chiave respirate a VSI: casa-crescita e formazione-mondialità e cammino-dono e speranza. Dopo la recente consigliatura: memoria-umanità-relazioni-profezia.

Quali sono le motivazioni per cui ti candidi?

Rinnovo e confermo la mia candidatura perché in questi tre anni di consigliatura ho potuto sperimentare la ricchezza del sostenere le finalità e le attività della Cooperativa, nel suo procedere e rinnovarsi come servizio di accoglienza e promozione della comunità solidale. Considero prezioso ricandidare per dare continuità ai processi messi in atto, contribuire a mantenere uno stile collaborativo, esserci e testimoniare l’appartenenza ad una realtà viva e in continuo slancio.

Su quali questioni porrai maggiore attenzione durante il tuo mandato?

La memoria delle fonti originarie: ispirazione ignaziana, scopi sociali e culturali – Il protagonismo dei molteplici destinatari nei processi decisionali – L’orizzonte ampio della Cooperativa in quanto ente della Fondazione Sant’ Ignazio – L’organizzazione come luogo del fare assieme.

Non ho altro interesse che svolgere un servizio con spirito generoso, assumendone la responsabilità condivisa. Perché ho imparato ad essere costruttiva anche attraversando conflitti, avendo a cuore il bene ultimo della Cooperativa.